Africa
Una vera spedizione “fuori dai sentieri battuti” per appassionati viaggiatori e amanti del Sahara.
Dune, piste e fuoripista, incontri con tribù nomadi come i mitici Reguibat, antiche cittadelle e palazzi di pietra, dimore dei Caid e caravanserragli, siti di arte rupestre ancora sconosciuti e inattese navigazioni su lagune smeraldo fra dune oceano. L’itinerario è il risultato di una ricerca decennale, sia bibliografica che sul campo. Gli scouting, i contatti con i nomadi, tribù locali, gli incontri con ex guerriglieri, ci hanno permesso di creare questo itinerario per condividere con i nostri viaggiatori questa vasta regione densa di storia, collegando in un viaggio nello spazio-tempo sahariano siti preistorici con l’era contemporanea.
Itinerario
1° giorno
Milano/Malpensa – Agadir
Partenza con volo di linea da Milano/Malpensa, via Casablanca, per Agadir.
Arrivo e incontro con il nostro referente in aeroporto.
Trasferimento con accomodamento alberghiero.
Pernottamento ad Agadir.
2° giorno
Agadir – Sidi Ifni
Trattamento: pensione completa.
Agadir, la capitale della regione di Sous Massa Draa e si trova lungo la costa occidentale. Bagnata dall’oceano Atlantico, nel corso degli anni è diventata la principale località marittima del Marocco meridionale. Agadir è moderna e apprezzata soprattutto per la sua spiaggia, lunga oltre dieci chilometri, l’ambiente rilassato e la grande ospitalità dei suoi cittadini. Sabbia, mare, sole, fanno di questa città ricostruita e ridisegnata quasi interamente in seguito al forte terremoto che la distrusse nel 1960.
Amata e visitata soprattutto per la sua spiaggia mozzafiato, la città di Agadir non è adatta ai viaggiatori più esigenti e a coloro che sono alla ricerca del Marocco tradizionale ma riuscirà comunque a conquistare i più grazie alla bellezza della natura che la circonda. La Valle degli Uccelli è un parco particolarmente adatto alle famiglie che occupa una striscia di terra molto stretta e ospita una grande varietà di volatili. Al suo interno ci sono delle voliere, uno zoo, una cascata e un parco giochi per bambini. Il Jardim de Olhao è costituito da un’area all’aperto, uno splendido giardino, e un’area riservata ai giochi dei bambini, il tutto in stile berbero. Esiste una piccola galleria dove vengono esposte le opere di artisti locali ed un ristorante caffè. L’Ancenne Talborjt è una sorta di reliquiario per gli amici e le famiglie delle quindicimila persone che hanno perso la vita nel terremoto del 1960. In questo luogo è stata costruita una piccola moschea e un giardino, luogo di raccoglimento per i famigliari delle vittime del terribile terremoto.
Partenza con veicolo 4×4 lasciando la strada principale per un percorso panoramico lungo la costa atlantica tra scogliere e insenature raggiungendo, infine, Sidi Ifni. Questa cittadina conserva un’atmosfera iberica e gli edifici sbiaditi in stile art déco sono un ricordo inquietante delle ambizioni coloniali. Al centro di quello che era il Sahara spagnolo, Ifni era un tempo una base per il traffico di persone schiavizzate e in seguito un grande esportatore di pesce verso la terraferma spagnola. Nel 1476 la Spagna ne occupò un’enclave nella regione dove oggi si trova Sidi Ifni e gli spagnoli chiamarono il loro insediamento Santa Cruz de la Mar Pequeña. L’area rimase in mani spagnole fino a quando non fu riconquistata dai sovrani del Dinastia Saadiana. Da un punto di vista storico, si sostiene che Sidi Ifni si trovi nel sito di Santa Cruz de la Mar Pequeña laica, una regione che la Spagna ha cercato di ottenere per il bene di una piccola fortezza costiera, la cui posizione esatta nessuno storico è stato in grado di accertare, da qualche parte lungo la costa del sud di Agadir fino a Tarfaya. Dopo la guerra tra Spagna e Marocco, il Marocco entrò 1860 convenne che Sidi Ifni e il territorio di Ifni appartenessero alla Spagna. L’accordo faceva parte della Convenzione Tétouan. Nel periodo a volte indicato come il Scramble for Africa ha acquisito la Spagna 1884 il corrente Sahara occidentale. La Spagna controllava Sidi Ifni e il Sahara occidentale collettivamente sebbene quest’ultimo fosse ufficialmente conosciuto come il Sahara spagnolo, o Río de Oro e Saguia el-Hamra.
Il Marocco ha invaso l’area di Ifni nel 1957 (fuori dalla capitale, Sidi Ifni) e nel 1969 la Spagna rinuncia a Sidi Ifni sotto la pressione marocchina.
Pernottamento a Sidi Ifni.
3° giorno
Sidi Ifni – Guelmim – Fort Tifnidilt
Trattamento: pensione completa.
Cittadina fortificata con case costruite in argilla rossa essiccata al sole, circondata da palmeti da datteri e vicino al confine nord-occidentale del Sahara. Storicamente era un centro carovaniero collegato, soprattutto nel IXI secolo, a Timbuctù (oggi in Mali ), e rimane una porta commerciale per la Mauritania . La città è sede di un’importante fiera annuale del commercio di cammelli a cui partecipano i nomadi Regeibat coloratissimi vestiti di blu, adornati da gioielli che sono creati da artigiani locali.
Lascieremo la strada lungo la pista per Fort Tifnidilt che situato in cima a una collina domina la sponda nord dell’ Ouadi (fiume) Draa. Questo antico letto di fiume ed il vicino estuario furono il confine tra il Protettorato del Marocco (francese) e la colonia del Sahara Spagnolo. L’ampio Forte, ora abbandonato, sembra ancora sorvegliare questo vecchio confine. Esplorare i bastioni, le torri, i camminamenti gli alloggi di questo forte da l’impressione di essere nel set di un vecchio film sulla Legione Straniera.
Arrivo, nel tardo pomeriggio, all’incantevole Hotel Ksar Tafnidilt costruito con materiali locali in una perfetta architettura sahariana. L’hotel è gestito dai nostri amici, Guy e Magali. Magali è un’esperta del deserto; è stata la vincitrice del “Rally des Gazelles”, la piu famosa competizione fuoristradistica riservata gli equipaggi femminili. Ksar Tafnidilt è un punto d’incontro per appassionati viaggiatori Sahariani, luogo ideale per avere le ultime informazioni su sulle condizioni delle piste.
Ksar Tifnidilt sarà la nostra base per due pernottamenti.
4° giorno
Estuari e deserti
Trattamento: pensione completa.
La spettacolare regione dell’estuario del Dra è visitata solo da intrepidi viaggiatori. Tra le scogliere e l’ Oceano Atlantico le tracce svaniscono nella sabbia. Scopriremo temporanei insediamenti di pescatori, che lanciano le loro lunghe lenze direttamente dalle alte scogliere o da grotte a picco sull’oceano. Vecchie postazioni militari coloniali, dune e cammelli faranno parte del paesaggio. Se la marea lo permetterà, correremo per chilometri sulla “spiaggia bianca” una banda di sabbia fra alte catene di dune e oceano, al nostro arrivo stormi di gabbiani si alzeranno in volo mentre la schiuma e le onde cancelleranno le tracce del nostro passaggio. Lasceremo questa banda di sabbia lungo un letto di un fiume (Ouadi) in un grande canyon, l’unico percorso possibile tra deserto, scogliere e l’oceano.
Pernottamento a Ksar Tifnidilt.
5° giorno
Dune e lagune
Trattamento: pensione completa.
Lasceremo Tafnidilt attraversando una ripida catena di dune. Da questo momento saremo nei territori che erano conosciuti come Sahara Occidentale, una regione rimasta a lungo proibita a seguito della lunga guerra che ha opposto dalla seconda metà degli anni ‘70 il Fronte Polisario al Marocco.
Le vaste lagune salate di Naila, sono separata dall’oceano per oltre 30 chilometri da un lungo cordone di dune che si interrompe a nord con un estuario aperto sull’Oceano. Naila e il più grande lago salato del Marocco (100 Km2). Area protetta di grande bellezza naturale, dove le acque azzurre e turchesi fanno sponda ad lunghe catene di dune ed a scure falesie di roccia. Naila è un importante punto di sosta sulla via migratoria degli uccelli che vanno a svernare nell’ Africa sub tropicale e può ospitare fino a 20.000 esemplari di fenicotteri, cormorani, gabbiani, aironi, pellicani. Esploreremo questa articolata e selvaggia distesa di acqua con navigando con le barche dei pescatori locali che ci porteranno a posare il campo su una remota spiaggia tra dune e laguna. Cuoco, cucina, tenda-ristorante, tavoli, sedie e confortevoli tende con letti a brandina sollevati da terra renderanno questi luoghi ancora più indimenticabili.
Pernottamento in campo.
6° giorno
Smara, la cittadella del deserto
Trattamento: pensione completa.
La barca ci riporterà sull’entroterra. Attraverseremo la regione di rocce e sabbia della Seguia el Hamra per arrivare a Smara.
Smara è stata fondata nel 1898 dallo sceicco Maa el Ainin, nato a Oualata in Mauritania da un’importante famiglia di religiosi Sufi. Nel 1887, Moulay Abdelaziz, sultano del Marocco, lo nominò Caid di Tindouf (nell’attuale Algeria). Smara è stata edificata con il sostegno del sultano del Marocco che ha inviato fondi, tecnici, materiali e architetti. Prima dell’edificazione della città, il sito era già uno snodo carovaniero sulla pista per la Mauritania.
La città di Smara divenne un mercato chiave per i nomadi locali e per le carovane che collegavano il Magreb con l’Africa subsahariana. Nel 1908, lo sceicco Maa el Ainin si affermò come leader religioso (Imam) dichiarando Smara Città Santa e lanciando la jihad contro la colonizzazione francese e spagnola. Smara è l’unica città fondata da un Saharawi, il resto delle città in questa parte del Sahara hanno origine dalla colonizzazione spagnola. Smara è stata da sempre l’epicentro delle insurrezioni saharawi… Per sedare una delle tante ribellioni, Smara fu attaccata dai battaglioni di cammelli francesi provenienti dalla Mauritania nel 1913 e nel 1934 dal “Tercio” (legione straniera spagnola). Nel 1973 il Fronte Polisario è stato fondato a Smara. Durante l’epoca coloniale spagnola, l’amministrazione non aveva una forte presenza nell’entroterra e la regione di Smara era di fatto sotto il controllo dello sceicco Maa el Ainin e delle sue tribù saharawi, ribelli. Lo sceicco Maa el Ainin divenne il leader politico-religioso di una vasta regione chiamata Trab al-Bidan che andava dal sud del Marocco al Sahara occidentale, alla Mauritania e a una vasta striscia di deserto dal nord del Mali al sud-ovest dell’Algeria. Si dice che abbia sposato 116 mogli di tribù diverse, creando un’alleanza con ciascuna delle tribù. Un giovane e coraggioso viaggiatore ed esploratore francese, Michel Vieuchange, travestito da donna berbera, riuscì a raggiungere la città nel 1930 scattando più di 200 foto e riempiendo sette quaderni di appunti. Michel Vieuchange morì di dissenteria e sfinimento sulla via del ritorno, aveva 26 anni. Suo fratello pubblicò postumo il suo libro “Smara: la città proibita”.
Smara è oggi una piacevole cittadina con un mercato ben fornito; dai tempi antichi rimangono alcuni quartieri militari coloniali ispano-moreschi e l’interessante palazzo dello Zawiya, costruito da Maa el Ainin, in pietra con un soffitto a bassorilievi in gesso bianco.
Dopo cena saremo ospiti di una festa tradizionale dove le donne cantano suonando le percussioni mentre gli uomini sono invitati a danzare, tipico della cultura saharawi.
Cena e pernottamento in un confortevole campo fisso, in grandi tende moresche con letti e tappeti, oppure all’ Hotel Sahariano di recente costruzione, aria condizionata e bagno privato.
Pernottamento a Smara.
7°, 8° e 9° giorno
La pista proibita
Trattamento: pensione completa.
A Smara incontreremo la nostra guida locale, un nomade di una tribù saharawi che ci guiderà per quattro giorni in una spedizione nel deserto per attraversare gran parte di quello che fu conosciuto come Sahara occidentale. In questa vera spedizione sahariana attraverseremo catene di dune alla scoperta di pozzi frequentati da lunghe file di cammelli appartenenti ai leggendari nomadi Reguibat. Avremo il privilegio di visitare un’area ricca di antichi grafiti appena scoperti. Gli archeologi che ritengono che questi siti possano nascondere la più alta concentrazione di graffiti nel Nord Africa.
Nei giorni 7, 8 e 9 ci accamperemo sotto le stelle del deserto, comode tende con letti a brandina e tappeti; tenda-ristorante con sedie e tavoli, cuoco e cucina.
10° giorno
Penisola di Dakhla
Trattamento: pensione completa.
In mattinata continuazione della nostra spedizione seguendo una strada che non esiste sulle mappe. Nel pomeriggio arrivo all’oceano ed a Dakhla. L’eccezionale bellezza del paesaggio rende la penisola di Dakhla un luogo speciale. Il Rio de Oro è un mare interno lungo 30 chilometri chiuso limitato da scogliere e dune con una vasta e profonda apertura sull’ oceano. Colori pastello caratterizzano questo paesaggio dalla bellezza unica: blu dell’oceano, giallo della sabbia, verde intenso dei campi di alghe, marrone rossiccio delle rocce ed azzurro del cielo fino all’ orizzonte.
Pernottamento a Dakhla.
11° giorno
Rio de Oro
Trattamento: pensione completa.
In fuoristrada percorreremo la costa dove le onde lambiscono le dune.
Un’esperienza paesaggistica unica, esperimentando di prima persona il mutare dei confini fra terra ed acqua. Durante l’alta marea l’oceano inonderà il deserto: una catena rocciosa si trasformerà in un’isola nel mezzo di un golfo ed una duna sarà un’isola o una penisola per poche ore. La cittadina di Dakhla fu fondata dai navigatori spagnoli nel 1502 come “Villa Cisneros” con la fine dell’epoca coloniale nel 1976 divenne Mauritana per divenire dal 1979 parte delle Province Sahariane del Marocco. Visita del colorato porto peschereccio, pranzo in un allevamento di ostriche, dove, pesce alla griglia ed ostriche passano direttamente dall’ oceano alla cucina, ai tavoli del ristorante (altri pasti fra cui grandi grigliate di verdura disponibili). Grazie alla sua posizione e conformazione geografica, Dakhla è diventata una destinazione Kitesurf di fama mondiale.
Pernottamento a Dakhla.
12° giorno
Dakhla – Milano/Malpensa
Prima colazione.
Trasferimento all’aeroporto e partenza, via Casablanca, per Milano/Malpensa.
Estensione mare
Possibilità di aggiungere uno o più pernottamenti a Dakhla alla fine del circuito oppure ad Agadir prima della partenza.
Prestazioni e quote
Quota individuale di partecipazione:
A partire da Fr. 2.900.-
Supplementi:
Supplemento camera e tenda singola: Fr. 300.-
Assicurazione:
Obbligatoria in caso di annullamento prima del viaggio e con copertura per l’assistenza medica ed eventuale rimpatrio.
La quota comprende:
Assistenza in arrivo e partenza con relativi trasferimenti.
Accomodamento alberghiero, i migliori disponibili, e campo tendato come indicato nel programma.
Trattamento di pensione completa come indicato nel programma (pranzi al sacco e cene nei ristoranti degli alberghi).
Trasporto con veicoli 4×4 e barche locali.
Visite come da programma con guida-accompagnatrice parlante italiano.
Una bottiglia al giorno di acqua minerale per ogni partecipante, durante le visite
Ingressi a parchi, concessioni, aree protette e siti culturali ed eventi in programma.
Tasse locali.
La quota non comprende:
Passaggio aereo Milano-Malpensa/Agadir – Dakhla /Milano-Malpensa.
(La tariffa aerea, la più conveniente al momento della prenotazione, è subordinata alla disponibilità in base alla data del viaggio). Bevande, mance e tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce “ La quota comprende”.