Italia
Un paese che si è fermato nel tempo, fatto d’incredibili meraviglie e fascino, dalle antiche tradizioni ancestrali e dal seducente l’incanto della sua storia
Legata inequivocabilmente al destino di Troia, con Ulisse prima ed Enea dopo, la Riviera si presenta oggi come custode indiscussa del patrimonio culturale e artistico dell’insieme di quelle che per secoli furono le colonne portanti del mondo antico. Un viaggio tra “mito e leggenda“ lungo la Riviera di Ulisse, una delle riviere più belle e suggestive, una terra raccontata da Omero e da Virgilio.
Itinerario
1° giorno
Ticino – Subiaco
Partenza il mattino, via autostrada, per Firenze giungendo per il pranzo.
Nel pomeriggio proseguimento del viaggio per Subiaco, cuore pulsante della Valle dell’Aniene, Subiaco è un borgo medievale ricco di storia, arte e cultura. Immersa nella flora e nella fauna del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, è la culla del monachesimo e della stampa, i primi tipografi arrivarono nel 1464 e qui venne creato un nuovo carattere di stampa, il tipo romano, dalle forme tonde e dalle linee regolari, che si ispirava alla scrittura carolina (a sua volta ripresa nel Quattrocento dalla scrittura umanistica libraria) così chiamato perché si ispirava alla scrittura latina degli antichi monumenti romani, inoltre furono fusi caratteri graci per il Lattanzio. A Subiaco, Nerone, scelse di far costruire la tomba fuori della città, ma soprattutto qui c’è la culla del monachesimo benedettino: San Benedetto da Norcia fondò nella zona i primi monasteri e stabilirà la ‘regola benedettina’ che guiderà l’ordine che porta il suo nome a espandersi in tutta Europa. Qui prima dell’avvento di Roma dominava la popolazione italica degli Equi, di cui rimangono pochissime tracce, sottomessa definitivamente nel 304 a.C. La prima traccia dell’abitato che diventerà poi Subiaco risale al IV secolo dopo Cristo, con la Chiesa di San Lorenzo e un primo nucleo di abitato attorno ad essa. In epoca medievale, su spinta della centralità assunta dalla presenza del santuario di San Benedetto e dei suoi monasteri.
Accomodamento in albergo per la cena e il pernottamento a Subiaco.
2° giorno
Subiaco – Sacro Speco – Collepardo – Certosa di Trisulti – Agnani
Trattamento: prima colazione e cena.
Giornata dedicata ai simboli principali di Subiaco. Incastonato come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo, il Santuario del Sacro Speco da quasi mille anni custodisce uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina: la grotta in cui all’inizio del VI secolo il giovanissimo San Benedetto da Norcia visse da eremita, seguendo l’esempio dei padri anacoreti. Attraverso il periodo di solitudine trascorso in questo luogo aspro e selvaggio, San Benedetto poté maturare quel carisma e quella spiritualità che in pochi anni lo portarono a fondare le prime comunità monastiche lungo la valle del fiume Aniene, l’embrione da cui si sarebbe sviluppato l’intero monachesimo occidentale. Ancora oggi, seppur circondata da straordinari capolavori architettonici e artistici sedimentati nei secoli, la grotta conserva il senso autentico della fuga mundi di San Benedetto, fondamento di ogni scelta di vita monastica. Dei dodici monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, l’unico sopravvissuto ai terremoti e alle distruzioni saracene fu quello di Santa Scolastica, che, sino alla fine del XII secolo, fu il solo monastero di Subiaco. In origine si chiamò “Monastero di San Silvestro”, successivamente (IX secolo) fu detto “Monastero di San Benedetto e di Santa Scolastica” e nel XIV secolo prese il nome attuale. La visita prosegue per Collepardo, situato nel cuore dei Monti Ernici, è un grazioso borgo medievale con un fitto reticolo di viuzze e piazzette, che offre pittoreschi scorci di paesaggio. Il territorio carsico di Collepardo è luogo di singolari fenomeni geologici, che hanno lasciato tracce di eccezionale interesse naturalistico. Tra questi le Grotte di Collepardo, dette anche “dei Bambocci” per via delle singolari figure formate da stalattiti e stalagmiti.
Infine la Certosa di Trisulti, immersa in un magnifico querceto, fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III, fu affidata ai monaci certosini, che l’hanno gestita fino al 1947, quando è passata alla Congregazione dei Cistercensi dell’Abbazia di Casamari. Dichiarata monumento nazionale alla fine dell’Ottocento, la Certosa ospita tra l’altro un’importante biblioteca con 37.000 volumi, tra cui molti pregiati libri liturgici e un vero gioiello, la bellissima farmacia affrescata dal pittore G. Manco con temi pompeiani e decorata con artistiche vetrine, entro le quali sono ancora conservati i recipienti in vetro che contenevano i medicamenti.
Il complesso è stato dichiarato Monumento Nazionale dello Stato Italiano nel 1873.
Pernottamento ad Agnani.
3° giorno
Agnani – Terracina – Isola di Ponza
Trattamento: prima colazione e cena.
Il mattino partenza per Terracina e trasferimento al porto, imbarco per l’Isola di Ponza, la più estesa delle Isole Pontine, detta “lunata” per la forma a mezzaluna e dove ogni angolo rievoca popoli conquistatori, pirati agguerriti, abili costruttori, antiche leggende, spesso distratta dalla sua bellezza per mano di personaggi storici pronti a trasformarla in un luogo di confino. L’isola del turismo immersa nelle limpide e turchesi acque del Golfo di Gaeta nel Mar Tirreno, attigua a Palmarola, Zannone, Gavi, Ventotene e Santo Stefano, insieme alle quali forma l’Arcipelago Pontino. Oltre quaranta chilometri di costa comprese tra il Faraglione La Guardia (sud) e la Punta dell’Incenso (nord-est), che la rendono unica nel suo paesaggio, si alternano falesie, calette, grotte, e spiagge tra cui la famosa Chiaia di Luna, antico porto greco e meta turistica apprezzata da molti visitatori. Popola il territorio una vegetazione tipicamente mediterranea contraddistinta da lentisco, leccio, ginestra odorosa, fillirea, cespugli di corbezzolo, e naturalmente la palma nana, simbolo dell’isola.
Possibilità di effettuare una suggestiva escursione in barca dell’isola (facoltativa). La prima meraviglia che si presenta alla vista è ciò che rimane di un’antica opera romana: le Grotte di Ponzio Pilato, note anche come Murenaio Romano. Esse costituiscono un autentico monumento storico ben conservato nel tempo. Resti di murature romane, che si scorgono alla base della collina della Madonna, testimoniano che in questa area sorgeva una sontuosa residenza imperiale dove un’ampia scala collegava la villa alle sottostanti vasche.
Nel tardo pomeriggio rientro per la cena e il pernottamento a Terracina.
4° giorno
Terracina, escursione a Sperlonga, Gaeta e Cascate del Liri
Trattamento: prima colazione e cena.
Giornata dedicata all’escursione per la visita di Sperlonga, la Riviera di Ulisse, il cui centro storico è uno dei borghi più belli d’Italia e certamente uno borghi più belli della provincia di Latina. Il bianco della calce serve a tenere a bada il sole e crea un’atmosfera che fa pensare all’Andalusia, anche se siamo a due passi da Roma e da Napoli. E’ bello perdersi per le stradine, scoprire i vicoletti e affacciarsi ai numerosi belvedere del borgo. Dal centro storico si raggiunge il ponticello che porta a Torre Truglia. La torre faceva parte del sistema di avvistamento delle coste laziali in cui le varie torri comunicavano tra loro attraverso complessi segnali di fumo. La Grotta di Tiberio insieme alla villa dell’Imperatore romano ed al museo che raccoglie i reperti della villa è un must di Sperlonga. La zona era in epoca romana un’area residenziale di villeggiatura e insieme alla coste del Circeo e del Golfo di Napoli ospitava ville meravigliose e in posizione panoramica. Di seguito Gaeta, meta di villeggiatura nota già all’epoca degli antichi romani, situata sullo sperone del Monte Orlando. La parte più antica di Gaeta si snoda attorno al maestoso Castello Angioino-Aragonese. Numerosi e importanti gli edifici religiosi, tra cui la Cattedrale di Sant’Erasmo con il campanile cosmatesco della seconda metà del XII secolo, e la chiesa della Santissima Annunziata con la Cappella d’oro, interamente decorata in legno e oro zecchino. Un luogo sicuramente da non perdere vicino al quartiere di Sant’Erasmo, è il Santuario della Santissima Trinità sul Monte Orlando, area protetta nel Parco Regionale della Riviera di Ulisse. Nell’area del Santuario, assolutamente da vedere la Grotta del Turco e la fenditura nella roccia, detta Montagna Spaccata. Infine alle Cascate del Liri, uno spettacolo sorprendente e affascinante che si trovano proprio nel cuore di questa splendida isola formatasi sul fiume Liri. Le cascate sono state definite come una delle 10 meraviglie naturali italiane.
Nel tardo pomeriggio rientro per la cena e il pernottamento a Terracina.
5° giorno
Terracina – Viterbo
Trattamento: prima colazione e cena.
Il mattino partenza per Viterbo, definita da secoli la città dei Papi, in memoria del periodo in cui la sede papale fu appunto spostata in questa città che ancora porta i segni di quel fasto, pur avendo origini ancora più antiche. La “Città dei Papi”, capoluogo di antica origine etrusca e di grandi tradizioni storiche, conserva un assetto monumentale tra i più importanti del Lazio: aristocratici palazzi, monumenti ricchi di opere d’arte di spiccato interesse, suggestivi quartieri medievali, chiese e chiostri di varie epoche, torri slanciate ed eleganti fontane in peperino (la tipica pietra delle costruzioni viterbesi). Visitando la città si ha come l’impressione di fare un viaggio indietro nel tempo: i quartieri duecenteschi di San Pellegrino e Pianoscarano sono praticamente rimasti intatti. Il Museo Civico ospitato nell’ex convento di Santa Maria della Verità conserva e si possono ammirare i resti delle necropoli della Tuscia, mentre nella Pinacoteca ospita numerose opere degli anni tra il XII e il XIV secolo, tra cui due dipinti di Sebastiano del Piombo (la Pietà e la Flagellazione) e alcune opere di Antonio del Massaro, allievo del Pinturicchio e del Perugino.
Cena e pernottamento a Viterbo.
6° giorno
Viterbo – Ticino
Prima colazione.
Partenza per il viaggio di rientro giungendo a Modena per il pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio ripresa del viaggio di ritorno ove l’arrivo in Ticino sarà in serata.
Prestazioni e quote
Quota individuale di partecipazione:
Fr. 1.250.-
Supplementi:
Supplemento camera singola: Fr. 180.-
Ass. obbligatoria annullamento viaggio: Fr. 45.-
(valida solo in caso di annullamento prima della partenza)
La quota comprende:
Viaggio in pullman gran turismo.
Accomodamento alberghiero in categoria 4 stelle a Subiaco, Terracina e Viterbo.
Trattamento come indicato nel programma.
Servizio di navigazione per l’Isola di Ponza.
Visite ed escursioni come da itinerario con guida locale per le visite indicate in programma.
Accompagnatore/trice per tutta la durata del viaggio.
La quota non comprende:
Mance, bevande, pasti ove non indicati, ingressi e tutto quanto non indicato sotto la voce “ La quota comprende”.