Africa
La Costa d’Avorio, il popolo del sorriso, dove i racconti della sua storia si rivelano attraverso le testimonianze di antiche tradizioni tramandate da generazioni.
Un itinerario per “pionieri” che vogliono scoprire un’Africa poliedrica, dai ponti di liana alle cattedrali, dalle maschere tradizionali alle danze di iniziazione, dai capi tribali alle scimmie sacre, dai villaggi di cacciatori allo skyline di Abidjan, dalla savana alla foresta e all’oceano con le sue spiagge incontaminate.
Un viaggio che stupisce, alla scoperta di genuine, vibranti e colorate cerimonie, un’esperienza meravigliosa e indimenticabile.
Itinerario
1° giorno
Milano/Malpensa – Abidjan
Partenza con volo di linea da Milano/Malpensa.
Arrivo e incontro con il nostro referente in aeroporto.
Trasferimento con accomodamento alberghiero.
Cena e pernottamento ad Abidjan.
2° giorno
Abidjan – Abengourou, i regni nella foresta
Trattamento: pensione completa.
Partenza verso la regione al confine con il Ghana.
L’origine della monarchia Anyi risale alla tradizione del gruppo etnico degli Akan che vive nel Sud-Ovest del Ghana e nel Sud-Est della Costa d’Avorio. Essi condividono con il famoso regno degli Ashanti del Ghana uno stile di vita legato al benessere della foresta e al culto dei re. Al palazzo reale incontreremo alcuni anziani membri della nobiltà, vestiti secondo gli usi tradizionali delle cerimonie e il sacerdote incaricato del feticcio di protezione del trono. Questa speciale opportunità ci permetterà di capire la storia della regione e il ruolo del re tradizionale in una repubblica moderna. Se sarà disponibile, anche lo stesso re potrà riceverci. Più tardi, incontreremo la comunità delle Komian, con un po’ di fortuna potremo assistere alla danza divinatoria. Gli Akan della Costa d’Avorio usano la parola “Komian” per riferirsi alle trance, che rappresentano la possessione da parte dello spirito. Il termine può essere applicato alle persone e in questo caso si riferisce a quelle persone, nella maggior parte a donne, che sono state iniziate per comunicare con il mondo degli spiriti attraverso diverse vie divinatorie con lo scopo di risolvere problemi complessi. Davanti all’interlocutore, ad alcuni membri della famiglia e alla folla curiosa, accompagnate dal ritmo dei tam-tam, le Komian si esibiscono in una danza rituale fino a raggiungere uno status di trance: lo spirito si manifesterà e indicherà la natura del problema e il modo per superarlo.
Pernottamento ad Abengourou.
3° giorno
Abengourou – Yamoussoukro, la basilica nella savana
Trattamento: pensione completa.
Nel pomeriggio arriveremo a Yamoussoukro, “villaggio” natale di Houphouet-Boigny, primo presidente della Costa d’Avorio indipendente e dal 1983 capitale del paese. Qui il sogno ivoriano degli anni ‘70 e ‘80 si e’ fatto realtà. Il sogno di un paese che seppur non avendo grosse ricchezze naturali riuscì a produrre ricchezza al punto da rivaleggiare in stile architettonico e dimensioni con le capitali europee. Visiteremo la Basilica della Madonna della Pace, copia di San Pietro a Roma. I marmi e le vetrate che caratterizzano la chiesa ne fanno un monumento imperdibile della storia del paese. Girovagando tra gli immensi boulevard per nulla trafficati del centro, tra i buchi nell’asfalto e qualche gallina in mezzo alla strada, saltano all’occhio altri eccessi: giganteschi palazzi del governo, un hotel di 14 piani, enormi scuole e persino un laghetto artificiale con tanto di caimani. Ma quello che più rimane di tutto questo riempire non è altro che la sensazione di vuoto per il nulla che circonda questa illusione.
Pernottamento a Yamoussoukro.
4° giorno
Yamoussoukro – Bouakè
Trattamento: pensione completa.
Incontro con l’etnia Baulè del lignaggio Akan, originari del Ghana. I Baulè hanno in comune con I loro cugini del Ghana un complesso sistema gerarchico ma hanno arricchito le loro tradizioni culturali prendendo spunto dalle popolazioni vicine. A dimostrazione di ciò il loro artigianato: raffinate statue che rappresentano il mondo degli spiriti, pulegge a telaio mobile e bellissime maschere. Nella regione di Bouaké assisteremo alla danza delle maschere Zaouli. Si riporta che Zaouli nacque negli anni Cinquanta del Novecento e che sia ispirata a una ragazza di nome “Djela Lou Zaouli”. Tuttavia, le origini delle maschere sono sempre leggendarie e perciò diverse; ogni maschera può avere la propria storia simbolica.
Più tardi assisteremo alla danza della maschera Goli che può avvenire sia per intrattenere il villaggio che per celebrare Il funerale di una persona di alta classe sociale. I Baulè hanno adottato questa pratica dai loro vicini. I partecipanti cantano e bevono vino di palma.
Pernottamento a Bouakè.
5° giorno
Bouakè – Korhogo, la savana Senufo
Trattamento: pensione completa.
Korhogo è un passaggio obbligatorio per il viaggiatore che attraversa le regioni settentrionali del paese. La sua storia risale al XIII sec. E’ la capitale del popolo Senoufo, un’etnia che produce un artigianato di qualità al punto da impressionare anche Picasso. Visiteremo i loro villaggi che mantengono ancora oggi i segreti della produzione artigianale.
I Senoufo sono celebri anche per i loro complessi riti iniziatici. L’iniziazione dei ragazzi è chiamata Poro e si distribuisce su 21 anni. Consiste nell’apprendimento dei segreti sociali e religiosi che caratterizzano un vero Senoufo, il superamento di alcune prove e l’esibizione in danze mascherate.
Arrivo presso il nostro confortevole hotel dove passeremo due notti.
Pernottamento a Korhogo.
6° giorno
Villaggi Senufo, la danza della pantera e l’età del ferro
Trattamento: pensione completa.
Ci dirigiamo verso uno sperduto villaggio per assistere all’inizio della fusione del ferro . Si tratta dell’unico esempio di metallurgia tradizionale ancora in uso in Africa e che ci riporterà ai tempi dell’Età del ferro. Il minerale di ferro proviene da miniere rudimentali, con pozzi profondi, e viene macinato manualmente. Il forno tradizionale realizzato con mattoni di fango, prima di essere acceso, è caricato con strati di carbonella alternati a minerale di ferro. La fusione del ferro potrebbe essere stata praticata dai Nok della Nigeria a partire dal 1.000 a.C. La cultura Djenne-Djenno della valle del Niger in Mali dimostra evidenze di produzione del ferro a partire dal 250 a.c. Una volta caricata la fornace, possiamo allontanarci fino al mattino successivo, quando il materiale avrà raggiunto il punto di fusione. Le tecniche di fusione del ferro sono tenute segrete e vengono rivelate ai membri iniziati. Solo i nati all’interno di una famiglia di fabbri potranno conoscere i segreti di questa antica lavorazione e dopo lungo apprendistato diventare a volta fabbri. Questi sono temuti come persone che possiedono oscuri poteri magici, in contatto con gli spiriti capaci di trasformare le pietre in ferro, di renderlo liquido e nuovamente solido in una forma diversa. Padroni del fuoco, capaci di dialogare con gli spiriti della terra, i fabbri usano i loro potenti martelli come misteriose percussioni. Sono una casta potente e rispettata. Per questo motivo spesso sono obbligati a vivere fuori dal villaggio. La fabbricazione di armi e utensili in ferro permise il successo nelle guerre, una maggiore efficienza nella caccia e lo sviluppo dell’agricoltura per il sostentamento di grandi centri urbani.
La più spettacolare maschera Senufo è quella del Boloy, o danza della pantera, celebrata dai ragazzi di ritorno da un periodo di isolamento nella foresta sacra, a cui potremo assistere la sera presso un villaggio
Pernottamento a Korhogo.
7° giorno
Villaggio di Niofoin e danza delle giovani vergini
Trattamento: pensione completa.
Abbandoniamo la strada principale per raggiungere il villaggio di Niofoin con i suoi granai di argilla decorati con simboli in bassorilievo e la sacra casa, una costruzione con il tetto a cono e con dipinti e oggetti sacri dedicati al culto animistico. In seguito incontreremo gli inconfondibili Fulani, allevatori nomadi dai cappelli a cono, bastone a tracolla, sguardi fieri, una borraccia intorno al collo, un machete tra le mani e sandali ai piedi. Questi nomadi non sembrano aver bisogno di null’altro nel loro vagare alla ricerca di acqua e pascoli per le loro mandrie, sembrano venire dal nulla e dirigersi in altrettanti luoghi misteriosi.
Nei loro villaggi le donne ci accoglieranno avvolte in bellissimi tessuti colorati, intrecciati nei capelli, abbigliate con monili che hanno una storia nel raccontarsi visivamente la provenienza da luoghi lontani abituati a una continua transumanza. Nel tardo pomeriggio assisteremo alla danza Ngoro o “delle giovani vergini” eseguita dai Senufo, che fa parte al rituale d’iniziazione femminile.
Pernottamento a Boundiali.
8° giorno
Boundiali, villaggi di Malinké e la danza dei guarrieri sacri, Odienné
Trattamento: pensione completa.
Nei dintorni di Odienné vive il gruppo etnico dei Malinké, discendenti dell’antico impero del Mali. Tra i personaggi della storia di queste famiglie ricordiamola il guerriero Samory Touré, che proprio in queste regioni trovò un grande sostegno contro l’avanzata dei coloni. Tra le fila dei suoi guerrieri si fecero notare i “Dozo”, la società dei cacciatori, per il coraggio dimostrato in battaglia e per il potere mistico ancora oggi tramandato nel corso di una lunga iniziazione. Per questa ragione, e sebbene oggi non ci siano più battaglie da combattere, il rispetto riservato a questa casta è sempre vivo. I Dozo sono considerati come una sorta di polizia locale, “angeli custodi” che sorvegliano i villaggi da malintenzionati e che fungono da paciere in caso di litigi, oltre ad essere considerati grandi guaritori per le conoscenze esoteriche di piante e animali. Incontreremo i responsabili di questa casta. Vestiti con gli abiti-feticcio in tessuto tradizionale bogolan e con il fucile coperto di amuleti, i cacciatori ci accompagneranno in un’escursione a piedi nella savana per iniziarci al potere delle piante. Visiteremo un villaggio Malinké dove, al ritmo sempre più incalzante dei tam-tam, si esibiranno in danze e dimostrazioni di resistenza al fuoco e ai coltelli.
Pernottamento a Odienné.
9° giorno
Villaggi Yakouba, maschere acrobatiche, popolazioni We e Guéré
Trattamento: pensione completa.
Giornata dedicata all’incontro con il popolo Yakuba (conosciuti anche con il nome di Dan) con visita ai villaggi costruiti sul pendio di colline e caratterizzati da grandi capanne rotonde con tetti di paglia. Alcune case sono affrescate dalle donne durante i periodi di cerimonia, mentre gli uomini si radunano sotto un’enorme capanna per riciclare rottami di ferro forgiando zappe, usando come incudine e martello pezzi di vecchie rotaie. I loro villaggi sono limitati dalle piantagioni dove ai piedi di un gigantesco albero di iroko c’è una grande pozza sacra dove pesci gatto sono venerati come spiriti degli antenati e poco distante è il luogo dove gli iniziati, con le loro grida, richiamano le maschere ad uscire dalla sacra foresta. La cerimonia è suggestiva e regala indimenticabili emozioni in quanto le maschere sono parte integrante della cultura Dan e rappresentano la memoria, oltre alla tradizione, collettiva di tutta la comunità e prevale il valore nel mantenere le antiche e tramandate tradizioni.
In seguito si prosegue per raggiungere la città di Man, capoluogo delle popolazioni We e Guéré.
Pernottamento a Man.
10° giorno
I ponti di liane e la foresta delle scimmie sacre di Gbepleu
Trattamento: pensione completa.
La foresta fra la costa d’Avorio e la Liberia è famosa per i suoi grandi ponti di liane. Per le popolazioni locali l’origine di questi ponti è avvolta nel mistero e la tradizione vuole che siano costruiti da giovani iniziati, segretamente e nel corso di una sola notte. Attraversarlo non presenta grandi difficoltà se si rispettano i tabù imposti dalla loro tradizione. Nel pomeriggio breve escursione nel bosco delle scimmie sacre di Gbepleu, depositarie del significato del nome di Man. In Costa d’Avorio dietro ogni città, quartiere o villaggio si celano le foreste sacre. Luogo di passaggio tra il mondo umano e un altrove magico, sono i luoghi in cui i giovani vengono iniziati ai segreti sociali e spirituali dagli anziani anche attraverso l’uso di maschere, conservate segretamente ai piedi degli altissimi alberi. In un piccolo villaggio a pochi chilometri di distanza, le maschere usciranno dalla foresta. Nella ancestrale tradizione del popolo Guéré esiste un dio creatore che comunica con gli esseri umani esclusivamente attraverso dei mediatori che sono le maschere.
Pernottamento a Man.
11° giorno
Regione boschiva, riti e danze nella foresta – Abidjan
Trattamento: pensione completa.
Escursione in 4X4, necessari per scoprire una remota regione boschiva dove l’arrivo di stranieri è ancora un evento raro. La pista attraversa alcuni ponti in legno prima di raggiungere il più isolato insediamento abitato dai Gueré. Spettacolari maschere segrete danzeranno per il villaggio. Le percussioni annunceranno la rara performance dei “Jongleurs”, un’antica tradizione che sta scomparendo. Le ragazze iniziate con il viso dipinto di caolino bianco si esibiranno in una spettacolare danza acrobatica.
Partenza con volo di linea per Abidjan.
Pernottamento ad Abidjan.
12° giorno
Abidjan – Grand Bassam
Trattamento: pensione completa.
Se guardiamo oltre la laguna, il “plateau” (il distretto amministrativo ed economico) si sviluppa molto velocemente e verticalmente con i suoi grandi edifici moderni ed i grattacieli. Il “plateau” è circoscritto a Ovest dal porto e dalle interminabili code di persone che aspettano il traghetto e a Est dall’incredibile silhouette della cattedrale di San Pietro e Paolo. Ammirando lo skyline ci capiterà di pensare che manca solo la Statua della Libertà; tuttavia questa è l’Africa Nera non Manhattan!
La visita inizia con una breve traversata in traghetto per una visione complessiva del “plateau”, una prospettiva dall’ acqua. Quindi, dall’estremamente vivo mercato di Treichville ci sposteremo verso il più tranquillo “Cocody”: l’elegante quartiere residenziale sede dell’ufficio del primo ministro e di alcuni edifici in stile coloniale. Nel quartiere di Youpugon incontreremo i Fanico, lavandai che lavano i vestiti nel fiume e li asciugano sui prati circostanti. Centinaia di vestiti stesi sull’erba creano un gigantesco patchwork. Visita al Museo Nazionale con la sua collezione di arte comprendente statue e maschere di tutta la Costa d’Avorio.
Pernottamento a Grand Bassam.
13° giorno
Atmosfera coloniale di Grand Bassam – Europa
Trattamento: prima colazione e pranzo.
Grand Bassam è una città, per chi si reca in Costa d’Avorio, che ha vissuto in passato un periodo di grandi fasti. Lo stretto cordone litoraneo che separa la laguna dall’Oceano è stato infatti il primo insediamento francese nella regione, ed è lì che i coloni hanno iniziato ad edificare le proprie abitazioni: grandi ville con spaziose terrazze, verande decorate e preziosi infissi, lontano dalle case degli abitanti locali, situate dall’altra parte della laguna. In questo modo in città si crearono due distinti quartieri, il cosiddetto “Quartier de France”, abitato dall’aristocrazia coloniale e, al di là della laguna, quello degli ivoriani, con dimore modeste e le caratteristiche tipiche di un villaggio costiero di pescatori. Da non perdere la visita all’Ex Palazzo del Governatore, con la sua imponente scalinata esterna, che attualmente ospita il Musee National du Costume, con una interessante mostra permanete dedicata agli stili abitativi e alle caratteristiche culturali dei principali gruppi etnici ivoriani Il periodo migliore per visitare Grand Bassam va dalla fine di ottobre ai primi di novembre, quando si celebra la suggestiva Festa dell’Abissa. Un’importante ricorrenza in cui la popolazione ‘Nzima, discendente dal gruppo Akan, rinnova le proprie tradizioni, rendendo onore agli spiriti degli antenati e agli attuali dignitari, tra danze, costumi variopinti, rappresentazioni e cortei allegorici che per qualche giorno animano le vie della città.
Disponibilità di utilizzo camera in day-use e nel pomeriggio inoltrato trasferimento all’aeroporto.
Partenza con volo di linea serale per il rientro in Europa.
Pernottamento a bordo.
14° giorno
Milano/Malpensa
Arrivo in giornata a Milano/Malpensa.
Prestazioni e quote
Quota individuale di partecipazione:
A partire da Fr. 3.300.-
Vedi quote suddivise in base al numero di partecipanti nel programma dettagliato da scaricare.
Vaccinazioni:
Febbre gialla obbligatoria, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto la validità a vita di questa vaccinazione che quindi non deve essere rinnovata.
Trattamento antimalarico: assolutamente raccomandato.
Supplementi:
Supplemento camera singola: Fr. 650.-
Supplemento partenza 29 dicembre: Fr. 120.-
Assicurazione:
Obbligatoria in caso di annullamento prima del viaggio e con copertura per l’assistenza medica ed eventuale rimpatrio.
La quota comprende:
Assistenza in arrivo e partenza con relativi trasferimenti.
Passaggio aereo con volo di linea Man/Abidjan.
Accomodamento alberghiero come indicato, nelle capitali hotels di standard internazionale, nell’interno i migliori disponibili nella grande maggioranza camere con aria condizionata e servizi.
(non sono disponibili camere twin con due letti separati).
Trattamento di pensione completa come indicato nel programma (pranzo al sacco).
Trasporto in confortevoli minibus/microbus – 4×4 con aria condizionata saranno il mezzo di base per l’intero viaggio.
Visite come da programma con guida-accompagnatrice parlante italiano.
Ingressi ai parchi, concessioni, aree protette e siti d’interesse culturale, kit di pronto soccorso.
Tasse locali.
La quota non comprende:
Passaggio aereo Milano-Malpensa/Abidjan/Milano-Malpensa.
(La tariffa aerea, la più conveniente al momento della prenotazione, è subordinata alla disponibilità in base alla data del viaggio).
Visto (ottenibile all’arrivo), trasferimenti in arrivo/partenza prenotabili con supplemento, bevande, mance e tutto quanto non espressamente indicato sotto la voce “ La quota comprende”.